Segretario nazionale Udc
Roma, 20 luglio 2012
DIREZIONE NAZIONALE UDC
Care amiche, cari amici,
abbiamo chiesto di riunire la Direzione Nazionale
oggi perché riteniamo ormai indispensabile ed urgente fissare
insieme a voi alcuni punti fermi in vista delle prossime settimane e
dei prossimi mesi di attività del partito. La gravità della
situazione economica in cui si trova l’Italia insieme a molti altri
Paesi dell’area dell’euro impone grande serietà e attenzione.
Sentire dalla voce di un ministro delle
Finanze di un Paese importante come la Spagna, che quel Paese e
quello Stato non hanno più soldi e senza l’aiuto della Bce
sarebbero già falliti, ha fatto correre un brivido lungo la schiena
a tutti.
Abbiamo sperimentato un anno fa cosa significa
trascorrere il mese di agosto, il mese in cui i mercati sono più
deboli e volatili, sotto l’attacco della speculazione finanziaria
internazionale. Per fortuna rispetto ad allora oggi abbiamo un altro
governo con un’altra credibilità. Ma non possiamo abbassare la
guardia perché sappiamo che l’Italia è ancora nel mirino.
Ecco perché crediamo indispensabile che ogni forza
politica nazionale, soprattutto le forze politiche che compongono
l’attuale maggioranza, assumano fin d’ora degli impegni precisi
in vista dei prossimi mesi.
Non possiamo permetterci una campagna elettorale
all’insegna dell’irresponsabilità. In ogni caso noi non saremo
disponibili né alle risse né a giochi al massacro sulla pelle del
Paese.
Crediamo, al contrario, che già oggi, proprio alla
vigilia di agosto, sarebbe necessario assumere impegni precisi sulla
linea che si intenderà adottare nei prossimi mesi. I mercati
osservano con attenzione ogni mossa. E’ vero che non bisogna farsi
condizionare dai mercati. Ma questo è vero soltanto se ci si muove
con responsabilità, se si continua a fare i compiti a casa, se si
lanciano messaggi coerenti. Diversamente, come abbiamo già
sperimentato purtroppo, sono comunque i mercati a condizionare un
Paese.
Ecco, dunque, perché riteniamo indispensabile
lanciare fin d’ora, almeno per quanto riguarda il nostro partito e
la nostra area di riferimento – l’area dei moderati – una serie
di messaggi e di indicazioni all’insegna della serietà e della
responsabilità che valgono per l’oggi e che dovranno valere per il
domani, per i mesi che ci separano al voto e anche per il tempo
successivo alle elezioni.Abbiamo preparato in questo senso un
documento che vorrei sottoporre alla Direzione Nazionale.
-------------------------------------
DOCUMENTO POLITICO DELLA DIREZIONE NAZIONALE UDC
La Direzione Nazionale dell’Udc, esaminata la
situazione politica ed economica del Paese, prende atto con
preoccupazione dell’involuzione del quadro politico e dei rapporti
tra le forze parlamentari, in particolare tra le componenti
dell’attuale maggioranza.
Per un macroscopico paradosso, il Governo tecnico,
che per i suoi più strenui oppositori, ma anche per alcuni settori
della maggioranza, avrebbe dovuto essere un ibrido, anche perché non
legittimato dal voto popolare, ha ormai assunto una missione e
un’identità precisa in Italia e in Europa.
Il suo riformismo e la sua autorevolezza
riconosciuti e apprezzati nel mondo, rappresentano gli appigli più
saldi e concreti per fronteggiare la tempesta della crisi e dovranno
essere necessariamente preservati e perseguiti anche nella prossima
legislatura, a fronte di una situazione economica interna ed
internazionale difficilissima e destinata a protrarsi anche oltre il
2013, secondo le convergenti previsioni dell’Unione Europea, del
Fondo Monetario Internazionale e della Bce.
Al contrario gran parte delle forze politiche appare
ogni giorno più smarrita e si muove verso l’appuntamento
elettorale nell’incertezza più assoluta, come dimostra anche
l’atteggiamento di alcune forze della maggioranza, impegnate a
giorni alterni a votare e poi a disconoscere i provvedimenti del
Governo.
La Direzione Nazionale invita, dunque, i
parlamentari che votano la fiducia al Governo Monti, ad una piena
assunzione di responsabilità, al fine di non prestare ulteriormente
il fianco alla speculazione internazionale, contro ogni interesse del
Paese. L’imminenza dell’inizio del mese di agosto, solitamente
prediletto dagli speculatori per i loro attacchi alle economie più
fragili, impone che l’Italia si faccia trovare pronta e coesa.
L’Udc prende atto con rammarico che il Pdl, dopo
tanti proclami per il futuro, ha in poche ore scelto di tornare al
passato e si sta preparando intorno al proprio “candidato a vita”
a spaccare ancora una volta il Paese attorno alla figura di
Berlusconi. Chi, come noi, appoggia l’attuale Governo perché si
identifica sinceramente nella sua politica di riforme e
responsabilità, dialogherà con quanti nel Pdl – e,
fortunatamente, sono molti – non intendono lasciarsi trascinare
fuori dal campo dei moderati e si preparano a guardare oltre il Pdl
stesso.
Per quanto riguarda il Pd, la scelta di Bersani di
imboccare con decisione una linea riformista ed europeista è seria e
importante e, se confermata, troverà l’Udc pronta ad avviare un
confronto aperto, alla luce del sole, nell’interesse del Paese. Non
esistono invece margini di intesa con forze come Sel e Idv che stanno
contrastando il Governo Monti e che si collocano su posizioni
radicali e populiste di sinistra, inconciliabili con l’interesse
nazionale.
E’ indispensabile raggiungere le più larghe
intese nella prossima legislatura per garantire efficacia e
continuità all’azione di governo. Tuttavia non possono più essere
considerate riproponibili coalizioni eterogenee, paralizzate dalle
contraddizioni interne come in passato, che noi per primi abbiamo
denunciato come prima causa dell’ingovernabilità.
La Direzione Nazionale conferma l’impegno del
partito sulle questioni etiche non negoziabili, fondamento e
patrimonio ideale dell’Udc e centrali nella nostra visione
cristiana dell’identità nazionale. Esse non possono far parte di
alcun programma di governo ma devono essere lasciate alla libera
determinazione del Parlamento.
L’Udc si candida a rappresentare un punto di
riferimento imprescindibile, ma non unico, della costruzione di liste
aperte, improntate alla responsabilità e alla coesione nazionale.
Abbiamo nel nostro orizzonte l’Unione politica ed economica
dell’Europa, il traguardo degli Stati Uniti d’Europa. Solo in
questo modo diventerà possibile governare la globalizzazione
affermando la guida di una politica orientata al bene comune.
La Direzione Nazionale dichiara che non darà spazio
ad alleanze e intese con chi voglia dividere l’Italia, separare
Nord e Sud, giovani e anziani, bloccare l’innovazione necessaria e
soprattutto a chi voglia ostacolare il percorso della stabilità
dell’Euro e della costruzione di un’Europa solidale. Sono queste
le questioni fondamentali su cui si deve costruire il nuovo confronto
elettorale.
Chiunque ritenga con convinzione che l’azione
intrapresa dal governo Monti debba essere proseguita anche dal
prossimo Parlamento e dal prossimo Governo è chiamato a rompere gli
indugi e a dare il proprio contributo per salvare il Paese. Lo spazio
che stiamo per aprire con la nascita di un nuovo soggetto politico è
aperto senza distinzione all’associazionismo laico e cattolico, al
volontariato, a esponenti della società civile e punta a integrare
competenze tecniche ed esperienza politica.
Guarda cioè a tutti coloro, che tra la protesta,
anche comprensibile ma sterile, dell’antipolitica e la proposta di
una politica seria e responsabile, non hanno incertezze nella scelta
e siano disposti a impegnarsi per modernizzare il Paese attraverso le
riforme, dopo anni di promesse mancate.
La Direzione Nazionale dell’Udc, rinnova infine il
pieno sostegno del partito al governo Monti nella battaglia per la
riduzione del debito e il rilancio della crescita, impegna tutti gli
organi, i dirigenti e i quadri nazionali e periferici del partito a
promuovere anche nel mese di agosto ogni iniziativa e campagna utile
all’approvazione di una nuova legge elettorale che preveda
l’elezione dei parlamentari attraverso il sistema delle preferenze,
nella consapevolezza che spetta soltanto ai cittadini determinare gli
uomini, e quindi le idee della politica, e che senza i cittadini la
politica non esiste, e si riduce a intrigo di Palazzo. La prospettiva
di tornare alle urne con l’attuale legge elettorale è
inaccettabile.
L’Udc rivolge dunque un appello a tutte le forze
politiche di maggioranza e di opposizione perché passino subito
dalle parole ai fatti e accolgano finalmente i pressanti e ripetuti
inviti del Capo dello Stato e le attese dei cittadini italiani.
-------------------------------------
Questo il documento che volevo sottoporvi. Ma vorrei
fare anche qualche ultima considerazione a margine.
La situazione politica ed economica del Paese è
quella descritta nel documento e peraltro la conosciamo tutti
benissimo.
Ma se per un istante ci soffermiamo a guardare a noi
stessi io credo che mai come ora abbiamo di fronte una prospettiva
positiva. Guardate, ci si sta aprendo davanti un’autostrada. Non
per caso, ma perché finora non abbiamo sbagliato nulla. La nostra
coerenza nei valori, la responsabilità nelle scelte, l’intuizione
avuta prima degli altri di voler archiviare 20 anni di questo
bipolarismo disastroso sta dando i suoi frutti.
Ci aspettano giorni e settimane difficili e
impegnative, ma se continueremo a non sbagliare nulla sono certo che
saremo premiati.
Dobbiamo continuare a lavorare con responsabilità
insieme al Governo. Dobbiamo mettere in fila e centrare tutti gli
obiettivi che ci siamo dati, a cominciare dalla riforma della legge
elettorale.
E vedrete che, un passo dopo l’altro, presto
saremo non più solo forza di maggioranza, ma saremo forza di
governo. E guardate, non lo dico per una questione di ambizione di
potere: la mia è una semplice constatazione.
Noi siamo stati all’opposizione nelle ultime due
legislature perché al Governo c’era spazio solo per ammucchiate
irresponsabili. E si è visto che fine hanno fatto. Ora e nei
prossimi anni invece sarà il momento della responsabilità e
inevitabilmente sarà il nostro momento.
E’ il Paese dunque che ha bisogno di forze come
noi e noi non intendiamo sottrarci alle nostre responsabilità verso
il Paese. Questa semplice considerazione ci deve caricare
ulteriormente e spingere a continuare a dare il massimo.
Senza rendersene conto ci stanno dando una mano
tutti: Berlusconi che torna in campo è negativo per il Paese ma, se
ci limitiamo a guardare a noi, è anche il nostro miglior sponsor. I
suoi proclami contro l’euro, insieme a quelli di Grillo, spaventano
gli italiani e li inducono ad allontanarsi dai pifferai magici, in
una fase in cui tutti hanno capito che servono solo concretezza e
buon senso. Gli attacchi irresponsabili di Di Pietro alle
istituzioni, al Capo dello Stato e il radicalismo di Vendola
compattano ancora di più i moderati.
In queste
condizioni noi dobbiamo continuare a fare bene il nostro lavoro.
Continuare a lavorare per far nascere un nuovo grande contenitore che
raccolga finalmente i moderati sotto un solo tetto. Continuare a
tenere alti i nostri valori, quelli che hanno sempre fatto parte del
nostro percorso politico e umano. Perché i valori quasi tutti gli
altri partiti li hanno persi o non li hanno mai avuti. E soprattutto
in un’epoca così confusa e difficile, i cittadini apprezzano e
riconoscono chi ha una base valoriale solida e seria.
Allora il mio appello è di impegnarsi davvero al
massimo sempre, ogni giorno, agosto compreso, fino alle prossime
elezioni. Quel giorno riceveremo in premio l’onere di guidare il
Paese. Sarà un onere pesantissimo e lo sappiamo già. Ma sarà anche
una straordinaria opportunità che ci verrà concessa di restituire
fiducia e speranza nel futuro agli italiani.
E io, dopo aver condotto insieme a voi questa
lunghissima traversata nel deserto, sono certo che ora siamo
attrezzati e sapremo cogliere questa opportunità.
Grazie.