mercoledì 27 aprile 2011

IL CAOS

Se dovessimo descrivere la nostra Amministrazione Comunale come un “sistema”, diremmo che è un sistema in disordine, quindi in stato di caos.
Questo equivale a dire che è un sistema dove le regole che lo governano non sono certe, o se non altro, sono complesse e non note.
Un sistema con tali peculiarità è imprevedibile, non si sa come si muove e può variare rispondendo solo alle leggi del caos.
Bene, se ciò accade ad una Amministrazione pubblica la cosa desta preoccupazione, poiché i cittadini possono subire sicuramente disorientamento, disservizi e quant’altro, con conseguenze indesiderate.
Considerato ancora che i principi di “libertà” e “democrazia” possono compiersi solo in presenza di regole certe ed osservate, potremmo dire che un tale sistema non è né libero né democratico.
Be, forse abbiamo teorizzato oltre il necessario, ma una cosa è indubbia, la nostra Amministrazione con il loro operato caotico ha diffuso la percezione, tra la popolazione, di essere poco efficiente, poco democratica e di avere poca attitudine alla risoluzione di problemi…
Se ciò è vero, ci si domanda, cosa fare per rendere il sistema funzionante?
Saremmo tentati a dare una risposta che può sembrare ovvia: “trasformare il sistema da caotico a deterministico”, vale a dire cercare di ottenere un sistema governato da regole certe e condivise.
Dove sta la difficoltà?
La difficoltà sta nel riuscire a ricercare e/o costruire un sistema dove le “risorse”, nel senso più generico del termine, siano collocate al posto giusto ed abbiano l’energia necessaria e propria per lavorare al raggiungimento degli obbiettivi, cosa comprensibilmente non facile.
Il sistema, nella fattispecie, è costituito da un insieme di mezzi, risorse e/o uomini.
Be, se si ammette che mezzi e risorse (non umane), nel recentissimo passato, sono rimasti pressoché invariati, allora la soluzione sta nel cambiare gli uomini, che poi sono coloro che gestiscono il sistema.
Circa due mesi fa, sembrava che l’arcano fosse stato risolto, seppur con un annuncio di temporaneità, ed invece oggi assistiamo ad un ritorno delle condizioni iniziali, un capovolgimento … forse siamo ricascati nel caos.
In giro, per quanto accaduto, c’è un gran vociare, si fanno tante ipotesi, ci si pongono tanti interrogativi.
A noi dell’UDC qualcuno ha rivolto l’invito ad esprimerci in merito, giacché due consiglieri di maggioranza, di cui uno ex assessore, sono componenti della locale sezione.
Noi crediamo che “la libertà è sacra”, i nostri due cari amici fanno parte dell’Amministrazione poiché eletti ancor prima che L’UDC nascesse a Spezzano Albanese, per cui è vero che possono fare delle scelte a titolo strettamente personale non sentendosi obbligati a rappresentare il partito, al quale hanno aderito solo successivamente alla loro elezione.
Tuttavia non possiamo ignorare che nella nostra organizzazione politica esiste un etica ed una morale e che pertanto se i nostri cari amici compissero azioni in contrasto con questa ci sentiremmo in dovere di richiamarli esigendo da ognuno di loro di assumersi le proprie responsabilità.
Per concludere e ritornando al tema del caos, vorremmo rassicurare chi leggerà queste riflessioni, affermando, ottimisticamente, che ci sono studiosi che sostengono che dal caos può generarsi ordine e quindi armonia.
Noi, in verità, abbiamo fondati motivi per dubitare che questa metamorfosi possa verificarsi nella nostra Amministrazione.
Ciò nonostante, per il bene comune, ci auguriamo, sia come UDC che come cittadini, che invece ciò avvenga.
Auguri di buon lavoro alla nuova (o vecchia) Giunta!