lunedì 7 novembre 2011

SALVIAMO IL SALVABILE DA UNA MORTE ANNUNCIATA ...

Di fronte a uno scenario sempre più desolante e ad un’incompetenza sempre più esecrabile manifestate dalla pubblica amministrazione di Spezzano Albanese, il malcontento generale cresce e rinvigorisce, alimentato da un senso di frustrazione e di ormai completa sfiducia nei confronti degli eventuali provvedimenti indirizzati a risolvere la situazione dell’intera comunità.

Incapace di assistere allo sfacelo generale e di cedere al silenzio rinunciatario, l’U.D.C. pronuncia il suo diniego con la consapevolezza e l’indignazione di chi è semplicemente stanco dell’omissione, della disinformazione, degli individualismi politici e delle ambizioni grette e distruttive, che contraddistinguono i nostri amministratori; gli stessi amministratori, che, solo qualche giorno fa, si riunivano per promuovere i corsi di “Educare alla Politica”, ma che ancora si ostinano a tacere sulle priorità e sulle emergenze del comune, praticamente incapaci di fronteggiare la situazione reale e i rischi da essa derivanti. Perciò, l’U.D.C. dice basta, esorta a salvare il salvabile da una morte ormai annunciata, perché è ormai tragicamente chiaro che l’amministrazione, sempre più distante dal bene pubblico e dalle esigenze dei cittadini, non possiede nessuno stimolo, nessuna propensione verso il risollevamento del paese.
Ed è proprio a causa di questo paradossale allontanamento dalla realtà, di questo illegittimo disinteresse per i problemi concreti che la nostra rete idrica è da diverse settimane vittima di un’infiltrazione fognaria vergognosamente non divulgata. La salute del cittadino è praticamente a rischio, ma gli stessi rischi sanitari sono quasi del tutto taciuti. Un silenzio preoccupante, più che mai saturo di conseguenze rischiose.
Silenzi, silenzi e ancora silenzi anche circa la realizzazione, i costi e la gestione del nuovo cimitero. Del resto, al pari dell’ex amministrazione Nociti, anche l’attuale amministrazione Cucci si è guardata bene dal sottoporre alla cittadinanza il progetto afferente all’ampliamento del cimitero. Difatti, l’ultimo consiglio comunale, tenutosi in data 4 Marzo 2010, vede la stipulazione del contratto di convenzione tra il comune di Spezzano Albanese e l’impresa “Curti-Cos.ma s.r.l.” La maggioranza tace, l’opposizione persevera nello stesso medesimo errore. Il silenzio turba i cittadini, praticamente inorriditi innanzi ai costi funebri e alle volgarissime speculazioni sui morti. La cifra per l’acquisto dei locali a colombaia ammonta a 18000€, i prezzi delle cappelle vanno da 23000€ a 34000€, giusto per realizzare concretamente le conseguenze della speculazione sulle nostre tasche. Per non parlare della sempre più frequentemente mancata pulizia delle strade e delle disfunzioni relative a una raccolta differenziata, che potrebbe oramai definirsi “virtuale”.
La denuncia dell’U.D.C, alla luce del panorama circostante, appare, dunque, un dovere etico, o più precisamente una necessità vitale. La comunità è afflitta. L’emergenza è un fatto. Rifiutarsi di fronteggiare i rischi determinati dalla propria inedia, imperizia e incapacità all’azione non solo è identificabile con una gravissima mancanza per quanto concerne il dovere morale di assurgere alle reciproche responsabilità, ma è anche una spietata offesa alla dignità e alla fiducia del “libero” cittadino.