giovedì 24 novembre 2011

INTERROGATIVI SUL CAMPOSANTO

Cari concittadini, quale è il tarlo più insidioso per la mente umana se non il pensiero della morte? E forse ancor di più, la domanda: “che fine farà la nostra carcassa dopo essere passati a miglio vita?”.
E’ dal 2007 che nel nostro paese c’è qualcuno che facendo leva su questi prepotenti tarli sta tentando di specularci sopra per trarne profitto.
Fino a qui la cosa sembra ancora rientrare nel comune andazzo del nostro discutibile sistema societario, ma allora la stortura dove sta?
La cosa più che inaccettabile è che tutto ciò sta avvenendo col benestare delle due ultime Amministrazioni comunali.
Sia la precedente che l’attuale facendo ricorso ad uno strumento chiamato “Project financing” tomo tomo e quatte quatte hanno messo in moto un meccanismo che ha lo scopo di monopolizzare il servizio cimiteriale, con gli ovvi vantaggi per chi detiene il monopolio.
Ma una Amministrazione comunale non viene eletta per gestire la cosa pubblica e fare gli interessi dei cittadini indiscriminatamente?
Pare proprio che i nostri cari amministratori questi principi li abbiano messi da parte per sacrificarli a vantaggio di valori forse più tangibili.
Tanto per dare un idea dello scandalo, ci soffermiamo un attimo sulle proposte per l’acquisizione di una cappella funeraria, fatte dalla ditta che realizzerà l’ampliamento del cimitero con la quale il comune ha già stipulato convenzioni e contratti.
I dati che riportiamo sono presi da un preventivo che la suddetta ditta ha rilasciato ad un comune cittadino di Spezzano Albanese.
Bene, le cappelle meno costose hanno dimensioni di 2x2.9 m, possono ospitare 8-10 loculi più ossario e vengono proposte ad un prezzo di 18.000 €, vale a dire circa 3.100 €/mq.
Altre di taglio più grande, 4.5x 5.0 m, arrivano fino al prezzo di 32.000 €.
La cosa stupisce se si considera che i prezzi correnti di appartamenti residenziali nel nostro comune si aggirano mediamente intorno a 700 €/mq.
Inoltre fa riflettere che Amministrazioni di comuni vicini hanno affrontato l’esigenza dell’ampliamento cimiteriale assegnando ai cittadini richiedenti, suoli destinati alla realizzazione di cappelle con 8-10 loculi ad un costo di circa 600 €.
Ogni assegnatario ha poi provveduto in proprio alla costruzione del manufatto secondo le proprie disponibilità economiche, con costi che non superano i 3.500 €.
E’ oltremodo preoccupante che sia stato chiesto pubblicamente da più parti di fare chiarezza su questa tenebrosa operazione e a tutt’oggi nessuno si è preso la briga né di smentire, né di spiegare dove sta la verità.
E allora cosa c’è sotto? C’è forse la volontà di trasformare il servizio pubblico cimiteriale, considerabile alla stregua di quello sanitario, in un business per pochi ed un lusso per i cittadini?
Cari concittadini con questa serie di interrogativi non vogliamo far altro che indurvi a riflettere… e nel caso decideste di passare a vita eterna, valutate l’opzione di una più economica cremazione piuttosto che farvi conservare in un lussuoso ed iniquo Camposanto.
Tanto più, che come scriveva il grande Totò:
T’ò vvuò mettere ‘ncapo… ‘int’a cervella
che staje malato ancora e’ fantasia?...
A morte ‘o ssaje ched’è?... è una livella.”

Sezione UDC - Spezzano Albanese